Con il superbonus al 110%, l’ecobonus e gli sconti in fattura quale momento migliore per scegliere nuovi serramenti?
Con l’estate che tra qualche giorno arriva al suo picco, le ferie per avere un po’ di tempo libero, e le detrazioni fiscali vantaggiosissime si può pensare a rinnovare porte e finestre sempre con un occhio attento alla qualità e alla sostenibilità.
Come chiarito dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ci sono alcuni limiti piuttosto rigidi da rispettare per beneficiare delle detrazioni fiscali in caso di sostituzione di serramenti e infissi: si accede al superbonus solo per la sostituzione di finestre e di componenti già esistenti con prodotti ad alte performance termiche
È dunque importante che vengano mantenute intatte forma e superficie con una percentuale di tolleranza del 2% sulle dimensioni per scarti tecnici inevitabili.
Quindi cambiare le finestre e le porte usufruendo dei vantaggi fiscali si può, basta che non si modifichino dimensioni o si spostino le aperture, quindi nemmeno per nuovi vani a meno che non si tratti di demolizione e ricostruzione. Una disputa finalmente chiarita, sebbene in via informale perché la specifica viene dall’assistente virtuale dell’Ente, Virgilio, dopo anni di ambiguità sull’argomento.
Il Decreto Rilancio stabilisce che il superbonus si applica a tutte le ristrutturazioni fino a giungo 2022. Tutte le info si possono leggere qui
Sempre in tema di agevolazioni fiscali è ancora valido l’Ecobonus (leggi le info sul sito dell’Agenzia delle Entrate), attivo fino alla fine dell’anno che da una possibilità di agevolazioni fiscali fino all’85%.
Questi bonus possono essere applicati anche con lo sconto in fattura, non sono cumulabili per gli stessi interventi, ma per situazioni differenti si può accedere a entrambi.
Come fare concretamente?
Per il superbonus bisogna pagare con bonifico bancario o bonifico postale parlante dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva del soggetto destinatario del bonifico. Molte banche hanno approntato moduli di bonifico ad hoc per i pagamenti di ristrutturazioni edilizie. Il bonifico deve essere predisposto con data successiva a quella della fattura e se si paga l’anno dopo la fattura, la detrazione sarà possibile in base all’anno del pagamento.
Per ottenere il superbonus, poi, o si indica la spesa nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi oppure direttamente al fornitore si chiede lo sconto in fattura oppure si accede alla detrazione del credito d’imposta a terzi (anche banche, operatori finanziari o amici).